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Formazione professionale: Fondi e Finanziamenti 2018

Quanto incide un corso di formazione sulla sfera professionale di ognuno di noi? Sicuramente tanto. Possiamo scegliere, come azienda, di investire il nostro capitale nella formazione aziendale e formazione professionale. Possiamo scegliere la formazione nel settore tecnologico, uno dei settori più ricercati attualmente dal mondo del lavoro.  Oppure, scegliere di studiare e incentrarsi sulla formazione del personale, nel campo delle Risorse Umane.

I corsi di formazione sono utili per trovare lavoro o cambiare professione ma è importante capire quale strada intraprendere, scegliere l’ente di formazione che eroga il corso e mettersi in gioco. Tutta la formazione è calibrata sulla base dei bisogni specifici delle imprese e delle persone, dal food all’europrogettazione al marketing turistico, settori in grado di dotare i partecipanti di strumenti adatti ad affrontare le sfide di uno scenario in continuo mutamento.

Tra i vari Enti di formazione presenti sul territorio, Formamentis offre un catalogo formativo molto ampio sia online sia in aula, attraverso percorsi formativi mirati in diverse regioni del Sud Italia, dalla Campania alla Puglia fino alla Basilicata e la Calabria.

Sull’importanza della formazione si era espresso anche direttore generale di Formamentis, Giuseppe Melara in un’intervista rilasciata qualche mese fa sul nostro sito:

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, la formazione così come il lavoro occupano un posto centrale e il legame tra loro è una risorsa fondamentale su cui investire. La formazione è funzionale al lavoro, perché consente di fronteggiare i gravi problemi occupazionali che affliggono il nostro tempo; dal canto suo, il lavoro deve necessariamente godere dei benefici forniti dalla formazione continua per sostenere la crescita economica e la competitività delle imprese nel mercato globale.

La formazione è un campo sempre più in evoluzione in Italia, basti pensare all’alternanza scuola lavoro, agli investimenti fatti dalle aziende sul capitale umano. Inoltre, dal 2018 alcune cose sono cambiare in questo settore, come il credito d’imposta per le spese di formazione del personale.

Fondi e finanziamenti: novità 2018

Secondo quanto riportato dal Sole24ore, con riferimento alla formazione professionale, si introduce, per il 2018, un credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, prevedendo uno stanziamento di 250 milioni di euro per il 2019. Inoltre, si prevedono stanziamenti per i percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) (189 milioni), per il finanziamento dei percorsi formativi relativi ai contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e relativi all’alternanza tra scuola e lavoro (125 milioni), per le attività di formazione relative all’apprendistato professionalizzante (15 milioni di euro).

L’alternanza Scuola Lavoro

Anche l’Alternanza Scuola Lavoro può essere un ottimo modo per immettersi nel mondo della formazione e, successivamente, nel mondo del lavoro. Con l’Alternanza la didattica si fonde con l’esperienza pratica. In questo modo gli studenti possono rendersi conto di cosa offre il mondo del lavoro e quali sfide dovranno affrontare una volta lasciati i banchi di scuola. Ad oggi l’Alternanza scuola-lavoro, è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, grazie alla legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.

L’Apprendistato Professionalizzante

Che cosa si intende per formazione apprendistato professionalizzante? In poche parole si tratta di un contratto di lavoro per il conseguimento di una qualifica professionale ai fini contrattuali attraverso una formazione trasversale e professionalizzante. La durata del contratto non può essere inferiore ai 6 mesi e superiore a tre anni, cinque per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento. Inoltre, accanto all’apprendista è prevista la presenza di un tutore o referente aziendale.

Questo tipo ti contratto è rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti, che possono essere assunti in tutti i settori di attività, privati o pubblici. Inoltre, la durata della formazione apprendistato può variare anche in base al titolo di studio:

  • 120 ore per la durata del contratto per gli apprendisti privi di titolo di studio, in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza di scuola secondaria di I grado (licenza media);
  • 80 ore per la durata del contratto per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale;
  • 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equivalente.
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