Come abbiamo spesso scritto, il mondo della formazione sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma profonda. L’avvento delle tecnologie digitali, l’evoluzione delle metodologie didattiche e le esigenze di apprendimento sempre più personalizzate hanno portato alla nascita di nuovi paradigmi educativi. Tra questi, uno dei più interessanti è certamente il phygital learning.
Ma cosa si intende per phygital learning? Come funziona e quali vantaggi può offrire rispetto ai modelli formativi tradizionali? In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti di questo approccio, esplorando come la fusione tra fisico e digitale stia cambiando il modo di apprendere.
Che cos’è il phygital learning?
Il termine “phygital” nasce dalla fusione di “physical” (fisico) e “digital” (digitale), ed è stato inizialmente utilizzato nel mondo del marketing per descrivere esperienze ibride che uniscono il mondo reale a quello virtuale. Applicato al contesto educativo, il phygital learning si riferisce a un modello di apprendimento che integra strumenti e ambienti fisici con tecnologie digitali, per offrire un’esperienza formativa completa, interattiva e coinvolgente.
A differenza dell’e-learning puro o della formazione in presenza tradizionale, il phygital learning cerca di prendere il meglio da entrambi i mondi, creando una continuità tra l’esperienza concreta e quella virtuale.
Caratteristiche e strumenti del phygital learning
Il phygital learning non è solo una semplice somma di elementi fisici e digitali, ma un ecosistema integrato che mira a migliorare l’esperienza di apprendimento attraverso:
- Interazione continua: gli studenti possono interagire con contenuti digitali anche durante le lezioni in presenza.
- Personalizzazione: l’uso della tecnologia consente di adattare i percorsi formativi alle esigenze individuali.
- Accessibilità: le risorse possono essere consultate in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.
- Coinvolgimento multisensoriale: l’integrazione tra ambienti fisici e digitali stimola più canali sensoriali, favorendo la memorizzazione.
Per realizzare un ambiente di phygital learning efficace, è necessario disporre di strumenti adeguati. Tra i più utilizzati troviamo:
- Lavagne interattive multimediali (LIM): dispositivi digitali che combinano le funzionalità di una lavagna tradizionale con quelle di un computer e di un proiettore.
- Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR)
- Piattaforme di apprendimento online (LMS)
- App educative e giochi didattici
- Strumenti per la collaborazione online (come Google Workspace o Microsoft Teams)
Questi strumenti non sostituiscono il ruolo dell’insegnante, ma lo amplificano, permettendo di creare ambienti dinamici e stimolanti.
I vantaggi
Adottare un approccio phygital alla formazione porta con sé numerosi vantaggi. Come già detto, un maggiore coinvolgimento degli utenti che, grazie all’utilizzo di strumenti digitali, si ritrovano in un ambiente più stimolante e reattivo, migliorando la partecipazione attiva.
Il phygital learning permette di sperimentare direttamente ciò che si apprende, anche in ambienti simulati, con metodi che favoriscono comprensione e memorizzazione dei concetti. Infine, cosa non meno importante, gli studenti possono apprendere secondo i propri ritmi e accedere ai materiali anche al di fuori dell’aula.
Tra didattica inclusiva e mondo del lavoro
Un altro aspetto importante del phygital learning è la sua capacità di favorire l’inclusione. La possibilità di personalizzare l’esperienza di apprendimento e di utilizzare canali differenti (visivo, auditivo, interattivo) consente di rispondere in modo più efficace ai bisogni educativi speciali, agli stili di apprendimento diversi e a chi ha difficoltà con i metodi tradizionali.
Ma il phygital learning non riguarda solo la scuola o l’università. Sempre più aziende stanno adottando questo approccio per la formazione dei propri dipendenti, grazie alla possibilità di:
- Creare esperienze formative immersive (ad esempio, con la realtà virtuale)
- Ridurre i costi logistici della formazione in presenza
- Garantire continuità tra momenti di formazione in aula e momenti di autoapprendimento
Anche nella formazione professionale, quindi, il phygital learning si rivela uno strumento potente per lo sviluppo delle competenze.
Le sfide del phygital learning
Come ogni innovazione, anche il phygital learning presenta alcune sfide:
- Formazione dei docenti: gli insegnanti devono essere formati all’uso efficace delle tecnologie.
- Accesso alle risorse: non tutti gli istituti o i territori hanno le infrastrutture adeguate.
- Equilibrio tra fisico e digitale: è importante non cadere nell’eccesso tecnologico, mantenendo sempre al centro l’esperienza umana.
Il futuro della formazione sarà sempre più ibrido. Il phygital learning non è una moda passeggera, ma una risposta concreta a un’esigenza contemporanea: rendere l’apprendimento più accessibile, efficace e centrato sulla persona.
Con l’evoluzione delle tecnologie (come l’intelligenza artificiale e il metaverso), possiamo aspettarci un’ulteriore integrazione tra mondo fisico e digitale, in una direzione sempre più orientata all’esperienza e alla personalizzazione.